mercoledì 6 giugno 2012

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Ci ritroviamo a fare colazione il mattino seguente, questa volta caffè, banana bread e cioccolata svizzera, non male! Si riparte, prima però un breve sosta in città, dobbiamo entrambi fare il pieno e un po` di scorte alimentari, per un bel tratto saremo tagliati fuori dalla civiltà. Decidiamo di guidare per circa quattro ore e giuro che sono tante sulle strada della NZ, oltre rischi d`impazzire, inoltre il tempo non è favorevole, vento e pioggia ci accompagnano. Mi rendo conto che ci stiamo avvicinando sempre di più alla costa, la vegetazione è cambiata completamente, ora la “rain forest” regna sovrana. Ci fermiamo in prossimità di Haast Pass in una valle coperta da fitte nuvole, con una fastidiosissima pioggiarellina, vento e freddo! Non andiamo oltre, il mattino dopo decidiamo di percorrere il sentiero non lontano da dove ci siamo accampati che porta alle “blue pools”, enormi vasche naturali nella roccia scavate dall` acqua nel corso dei secoli. Il buio cala in un`attimo la pioggia continua incessante... direi che è proprio il momento giusto per un te` caldo. Per fortuna il tempo passa senza rendercene tanto conto, due risate, la cena e poi a letto nella speranza di risvegliarci e poter ammirare il cielo.
Bene, si intravede qualcosa! Dopo una ricca colazione decidiamo di aspettare un paio di ore prima di incamminarci lungo il sentiero, aspettando che il sole faccia la sua comparsa scavalcando le enormi vette che ci circondano. Trascorriamo un po` di tempo in un bar chiedendo ad alcuni locals informazioni sul percorso, ma la prima cosa che ci dicono è che sicuramente le “blue pools” non avranno il loro caratteristico colore azzurro, per via dell`intensa pioggia di ieri, ma sarà più sul verde, nessun problema, oggi solo per noi saranno le ”green pools”. Dopo circa un`ora e mezza il sole inizia a farsi vedere a risvegliare una natura silenziosa e a riscaldare i nostri corpi. Iniziamo il nostro cammino attraverso la rain forest, la vegetazione è davvero fitta, caratterizzata soprattutto da felci delle più svariate specie, ma ciò che mi colpisce in particolare sono degli alberi ad alto fusto completamente saturi di acqua, marci, una leggera spinta e vanno giù, per poco che ce ne ritroviamo uno sulla testa. Dopo aver camminato per una quindicina di minuti il sentiero si interrompe improvvismente lasciando spazio ad una piccola valle attraversata da un fiume, dove centinaia di “sculture”, caratterizzate da pietre poste in equilibrio una sull`altra, conferiscono a quel luogo un senso di mistero e sacralità. Come tanti "balancers" hanno già fatto, lascio anch`io un segno del mio passaggio. Riprendiamo il nostro cammino e dopo due minuti siamo sospesi su di un ponte di legno ad ammirare sotto di noi le mitiche “blue pools”. I locals avevano ragione, ma la bellezza del luogo resta comunque inalterata.
Di nuovo alla guida, prossima tappa Fox Glacier, finalmente siamo sulla costa ovest, inizia la risalita verso nord. Sono davvero entusiasta all`idea di vedere un ghiacciaio, ma ancora di più quando facciamo la prima sosta sull`oceano, sperando magari di scavalcare quelle dune e scoprire delle onde fantastiche, purtroppo non è così, le onde ci sono, ma sono disordinate e insurfabili. Arrivati a Fox Glacier seguiamo subito le indicazioni per il ghiacciaio. La strada ci porta in un`enorme valle ad U solcata da un ampio fiume in piena le cui acque, torbide e verde cobalto mi fanno pensare che siamo davvero fredde. Siamo finalmente nel pargheggio del ghiacciaio, non sto più nella pelle, così dopo aver indossato qualcosa adatta al luogo ci incamminiamo. Ed eccolo...  dopo due curve il famoso ghiacciaio è davanti ai miei occhi. Lo spettacolo è surreale, riesco a sentire la vitalità della Terra, mi sembra di essere catapultato indietro nel tempo quando tutti questi processi naturali erano ancora attivi, intenti a modellare il nostro pianeta, è fantastico! Continuiamo a camminare, io mi fermo ogni attimo a raccogliere pietre, ad osservarle, mi fermo ad ogni ruscello che arriva giù a valle dalle vette laterali ad immergere la mia mano, mi fermo in silenzio ad ascoltare, ho voglia di sentirmi parte di quel momento. In una decina di minuti raggiungiamo il punto più vicino consentito, oltre è necessario essere accompagnati da guide. Che giornata, un` esperienza indimenticabile! Ritornati alle macchine, ci rimettiamo in moto per raggiungere il luogo in cui trascorrere la notte, guido io la carovana... beh, ci siamo persi! ma va bene così, sono troppo felice, cosa importa!

 Rain forest

Stone Balance
 Blue Pools (Da Google immagini)
 Costa ovest
 Costa ovest
 La valle
 Il ghiacciaio
Il ghiacciaio

1 commento:

  1. questo blog mi fa perdere nei tuoi sogni e nei segni di una natura che si manifesta a te in maniera così unica. Bello davvero, Grazie! A.

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