martedì 27 marzo 2012

Il tuffatore

Aprile è ormai alle porte e con il contratto al “Passione” che scade in quattro settimane già penso a nuove destinazioni, forse scendere ancora più a sud passando per Wanaka, e poi risalire verso nord lungo la west coast... dormire in tenda, accendere il fuoco, non vedo l`ora!
Oggi giorno libero e questa mattina ho avuto la fortuna di surfare da solo per un`ora delle onde inaspettate a Meatworks, sono stato in acqua circa tre ore, ero esausto!


Adoro surfare la mattina quando il sole sale sull`oceano, ad ogni duck-dive ho la sensazione che il tempo si fermi e poi di rinascere ogni volta quando riemergo. Mi è venuta in mente la canzone di Flavio Giurato, “Il Tuffatore” http://www.youtube.com/watch?v=OShP5m12rvM... tuffatevi! Anche lo spot di Mangamaunu nei giorni scorsi è stato “on fire”, swell da est con onde di 2 metri, pioggerellina e freddo... "hard job"!


Nel frattempo anche Paul ha lasciato Kaikoura ed è tornato in Svizzera. Con lui ho trascorso davvero dei bei momenti, ultimo tra questi la scalata di Mt Fyffe (1600m), che non è stata di certo una passeggiata, ma ci siamo divertiti. “Paul la prossima volta ho bisogno almeno di un paio di giorni di training”. Il giorno seguente non riuscivo a camminare!

Beh si è fatto buio, vi lascio, non vedo l`ora di godermi un` altra alba e surfare ancora!

mercoledì 14 marzo 2012

Nessuna vendetta

Le giornate passano in fretta una dopo l`altra senza lasciarmi il tempo di realizzare che ormai ci siamo, la partenza di Marco e Jenny è domani. Sono triste non c`è dubbio, mi consola sapere che di certo ci ritroveremo ancora una volta, con nuove esperienze da raccontare per entrambi. Dopo una serata fantastica trascorsa insieme, il mattino seguente siamo alla fermata dell` autobus che li porterà all` aeroporto di Christchurch. In questi momenti è difficile tirar fuori le parole... “hey amico, mi mancherai”, restano lì vaganti tra i tuoi pensieri, ma forse a volte non c`è neanche bisogno di dirsi certe cose, è semplicemente tutto scritto nei nostri occhi... Un forte abbraccio e a presto caro amico!
Le giornate piatte e soleggiate si susseguono, quale miglior momento per dedicarsi alla pesca. Con Paul prendiamo in prestito la barca del nostro vicino Ivo, un mito, proprietario di un B&B che vive qua durante il periodo estivo (http://www.lemontree.co.nz/) e per il resto del tempo un po` in giro per il mondo ed un po` in Svizzera. In dieci minuti siamo in mare a tirare su 30 metri di cima alla cui estremità è fissata una gabbia particolare per la cattura dell` astice, il quale entra attirato dall` esca e poi non riesce più ad uscire o meglio, ha bisogno di un po` di tempo per capire come. In generale dal giorno della calata non bisogna lasciar passare più di due giorni per il recupero.

Paul


Iniziamo a vedere la gabbia, ce ne saranno una decina, tra questi però bisognerà scartare quelli sotto taglia. Con le braccia a pezzi iniziamo a misurare, due sono nostri il resto di nuovo liberi. Su tre gabbie alla fine ne portiamo a casa sei... che figata!

Il giorno dopo siamo di nuovo in mare, questa volta però dediti alla pesca di un pesce qua molto apprezzato chiamato “white salmon”. Mentre ci dirigiamo verso il largo siamo letteralmente circondati da una marea di delfini, troppi da non riuscire a contarli, che ci seguono e giocano saltando come pazzi fuori dall`acqua.


La natura continua ogni giorno a regalarmi emozioni fantastiche! Dopo poco i nostri amici ci lasciano e noi ci fermiamo pronti con le nostre canne a dare il meglio. Paul tira su 3 e poi 4 “sea perch”, ottimi da mangiare, in un attimo, mentre io sono ancora lì in attesa... nel frattempo mi godo il magico silenzio e il dondolio dell`oceano. Ecco, è arrivato il mio momento qualcosa ha abboccato. Inizio a tirare su contentissimo ed entusiasta sperando di non perderlo. Ci sono, manca poco... non ci credo! Due in un solo colpo, un “sea perch” e uno squaletto che decido di rilasciare subito, meglio evitare la vendetta del grande squalo bianco!


Che giornata! Continuando così in questo posto ci resto a vita...

martedì 6 marzo 2012

Blu profondo

Sono ormai trascorsi diversi giorni da quando ho iniziato a lavorare al Passione indossando di nuovo gli abiti da pizzaiolo. La pizza non è di certo come quella italiana, la preferiscono “crispy”, croccante come un cracker, comunque in generale i prodotti utilizzati sono gli stessi, fatta eccezione però per quella che i neozelandesi definiscono mozzarella di bufala, meglio evitare commenti... ah cosa darei per poter mangiare un “verace” da Rossopomodoro.

Ho trovato casa, fantastica, vista oceano e montagne. Vivo con Livio, Paul, chef al Passione e Martina, manager di un`ostello in paese. Tutte le notti mi addormento ascoltando le onde frangere sulla costa e ogni mattina sono il primo a svegliarsi e a sedere in terrazzo ad ammirare l`oceano e i delfini giocare nella baia, sarei capace di rimanere lì per ore sorseggiando il mio caffè. Una di queste mattine sarà per me indimenticabile, la più bella alba che io abbia mai visto. Il cielo, l`oceano, le montagne, tutto intorno rosso fuoco, e poi ad un tratto... il sole, che inizia a salire lentamente su ed ancora più su fino a quando l`ultimo spicchio saluta l`acqua.



Che emozione e che gioia poter godere di uno spettacolo del genere. Oggi purtroppo siamo troppo impegnati, troppo presi dal nostro lavoro e dai ritmi frenetici per poterci fermare un attimo ed apprezzare queste “piccole” cose, neanche ce ne rendiamo conto o ci abbiamo mai pensato.
In questi giorni non ci sono onde così Marco mi propone di fare un giro in barca sperando di avvistare qualche balena. La specie più comune in queste acque è la “Sperm Whale”, che può raggiungere 20.5 metri di lunghezza e 57 tonnellate di peso.


Da Google immagini

Trascorre circa un`ora in profondità per alimentarsi, perlopiù di calamari giganti, riemerge per quindici minuti e poi di nuovo giù. Ok tutto pronto si salpa. Il mare è mosso swell da NW, ma a bordo di una 18 metri non ci sono problemi mi dice Marco. Appena usciamo dalla baia si rimangia le sue ultime parole, bene! Le onde sono delle montagne insormontabili, si va su e giù in continuazione, la gente inizia a star male ed anch`io sono sulla buona strada. Dopo circa mezz`ora di “piacevole” navigazione raggiungiamo lo spot, speriamo che tutta la sofferenza patita sia ripagata. Aspettiamo qualche minuto... eccola riemergere e ad avvistarla è proprio Marco. È enorme, maestosa ed inizia a respirare sparando verso il cielo il suo inconfondibile getto d`acqua.


Siamo tutti sul ponte a reggerci con una mano e con l`altra a scattare foto, pronti per catturare il momento fatidico, quello in cui si immergerà di nuovo mostrando con eleganza la sua famosa pinna caudale. È pronta per salutarci, si sta immergendo, torna giù verso il blu profondo ancora una volta... a presto!


giovedì 1 marzo 2012

Kaikoura

La penisola di Kaikoura nasce circa 80000 anni fà in seguito a rapidi sollevamenti tettonici. Originariamente isola, il costante apporto di detriti nel corso del tempo da parte dei due principali fiumi il Kowhai e l` Hapuku, l`ha connessa al resto della terra ferma. In lingua maori Kaikoura sta per “cibo-astice” kai-cibo e koura-astice, proprio ad indicare l`abbondanza di questo crostaceo, ancora oggi infatti la sua pesca, insieme al whale watching, sono tra le attività più praticate. In questa zona le acque particolarmente ricche di nutrienti, sono un`esplosione di vita, pesci di ogni genere, foche, delfini, balene, orche e... purtroppo anche squali!


Ad accogliermi indovinate un pò chi c`è...? Marco e Jenny, eh si, non ve l`ho detto prima ma sono qui, ed entrambi lavorano al “Whale Watching Kaikoura”. Non resteranno per molto, tra due settimane ritornano in Canada, ormai ho perso le speranze con questi due! Sono contento di rivederli e sarò loro ospite per qualche giorno, giusto il tempo di trovare una sistemazione.
Kaikoura è per me amore a prima vista, una piccola perla racchiusa tra silenziose montagne ed un ruggente oceano dove il verde ed il blu colorano il paesaggio e tutto ciò che mi circonda mi trasmette una forte vitalità ed energia che sinceramente non so spiegarvi, ma era proprio quello che cercavo!




Ho ancora un paio di giorni liberi prima di cominciare la mia nuova avventura come piazzaiolo al “Passione”, non resta che godermeli a pieno quindi... si surfa! Marco mi mostra tutti gli spot della zona, optiamo per “Meatworks” è quello che sembra funzionare meglio. Il nome la dice lunga, entrare ed uscire dall`acqua è una “mission impossible” sia con alta che con bassa marea, rocce, rocce, rocce, lisce, scivolose ed instabili, Marco tu ne sai qualcosa eh?

L`onda è un a-frame, abbastanza impegnativa in giornate grosse, lavora al meglio con swell da sud e di scaduta. Io sinceramente non resto tanto colpito dalla bellezza dell`onda, più che altro resto... di ghiaccio, nel vero senso della parola. L`acqua è davvero fredda, non riesco a resistere più di mezz`ora con la mia 3.2 (spessore della muta in mm), brutto segno mi tocca comprare una 4.3, o forse una 5.4? Ci penserò quando sarò al caldo nel mio sacco a pelo.


Ora non ci resta che preparare una bella cena e bere qualche bicchiere di vino rosso per riscaldarci un pò! Per me una bottiglia grazie!