Finalmente
è arrivato il momento di scoprire la costa, è una soleggiata Domenica, ci sono
onde ed il ristorante è chiuso, combinazione perfetta. La strada che costeggia
la costa è la famosa Highway 45, “The surf highway”, il nome lascia sognare ad
occhi aperti. Tim, un ragazzo inglese conosciuto al campeggio anche lui
surfista, si è unito alla spedizione. Il paesaggio lungo la strada è
incantevole, alla nostra destra l`oceano, a sinistra il monte Taranaki
innevato. Guardandomi intorno mi rendo conto che l` attività vulcanica passata
ha influenzato molto la morfologia del territorio che risulta particolarmente
ondulata, tutte queste collinette sembrano tanti mini vulcani. Ci fermiamo lungo
la strada per qualche foto, ne approfittiamo anche per consultare la guida di
surf, ci sono circa una dozzina di spot che si susseguono, se ci fermiamo per
controllarli singolarmente perdiamo mezza giornata. Optiamo per la rinomata
destra di Stent Road un` onda con takeoff ripido, parete veloce e tubante con
bassa marea. Guidiamo per altri venti minuti prima di trovare l` indicazione
stradale per Stent, un` enorme masso sul quale è scritto a bomboletta “Stent Road”
ed alcuni adesivi dei più famosi marchi di surf. Siamo quasi sul mare, giusto
l`ultima curva... ci siamo, onde perfette pettinate da un leggero vento di
terra sono davanti ai nostri occhi increduli. Il picco è abbastanza affollato circa
una ventina di persone ma non dovrebbe essere un problema la frequenza dei set
è abbastanza alta. Tim resta un po` perplesso non se la sente di entrare in
acqua per via della grandezza delle onde, mi dispiace, non mi va di surfare da solo così gli propongo di continuare la ricerca, ma lui non esita ad
incitarmi a tuffarmi in acqua. Ok, gli dico giusto un paio di ore e dopo ci
mettiamo alla ricerca di uno spot adatto al suo livello. In dieci minuti sono in
acqua a remare verso il picco, sono carico di adrenalina non vedo l` ora di
prendere la prima onda ed urlare di gioia. È il momento, arriva la mia onda, è
grande ed inizio a remare con tutte le mie forze, in un attimo senza neanche
rendermene conto sono su, sto cavalcando questa enorma massa d` acqua che ha
viaggiato a lungo attraverso l` oceano per regalarmi la sua energia, che
meraviglia, che gioia!
Esco dall`
acqua quasi esausto, Tim si complimenta con me per la prestazione, mi cambio in
fretta e ripartiamo, prima però sosta pranzo obbligatoria a base di pie, sacra,
qua in Nuova Zelanda. Ci dirigiamo verso sud per controllare un paio di spot
che dovrebbero essere anche alla portata di Tim, sfortunatamente però in
entrambi il vento, seppur debole, soffia dal mare rovinando completamente le
onde. Ci consultiamo un attimo, alla fine decidiamo di ritornare a Stent, Tim
ha intezione di provarci anche perchè ora, con la bassa marea, la grandezza delle
onde si è di certo ridotta. Appena arrivati ci rendiamo subito conto che le
onde sono effettivamente più piccole, Tim tira un sospiro di sollievo ed in un
attimo è già nella sua muta e tavola sotto braccio che salta da una roccia all` altra come un grillo per raggiungere l`acqua. Cosa sto aspettando? Mi tuffo
anch`io, si ricomincia!
Il sole inizia lentamente ad adagiarsi sull` oceano, noi siamo ancora in acqua, sfiniti, ma con l` umore alle
stelle. Che giornata!
Vista del monte Taranaki da Stent Road
La destra di Stent Road
Ci sono anch`io
Bassa marea